Come elaborare la propria dieta IC/BPS?
Indipendentemente da qualsiasi altra terapia applicata in caso di sintomi gravi, vale la pena che i pazienti con IC/BPS aiutino il recupero anche con i cambiamenti dello stile di vita. Una delle parti più importanti è creare la migliore dieta possibile.
La pietra angolare della dieta IC/BPS è astenersi da cibi e bevande che possono irritare la vescica; farlo può confortare quell’organo.
Ogni persona risponde in modo diverso a un alimento determinato, quindi non esiste una dieta valida per tutti che sia efficace per tutti. Tuttavia, c’è molta esperienza raccolta dai pazienti e tra essi, quindi è facile fare un elenco di cibi e bevande che nella maggior parte dei casi non scatenano i sintomi e di quelli che di solito causano problemi.
Inoltre, ci sono alcuni consigli generali che aiutano a far fronte alla malattia.
- È meglio mangiare più volte e in quantità minori che mangiare molto 1-2 volte al giorno.
- Sempre vale la pena di fare un diario della dieta e annotare tutto ciò che si mangia e si beve.
- La maggior parte dei pazienti può prendere quanto segue senza problemi: riso, patate, pasta, carne, pesce e la maggior parte delle verdure. È facile preparare un cibo adeguato, nutriente e delizioso solo con questi ingredienti.
- Nella maggior parte dei casi i seguenti cibi e bevande attivano i sintomi: caffeina, alcol, bevande gassate (frizzanti), cibi caldi e piccanti, cioccolato, panna acida, yogurt, soia, diversi tipi di frutta e pomodoro.
- Tisane e infusi spesso causano irritazione. È meglio evitarli anche se alcune fonti li inseriscono nell’elenco delle bevande consigliate.
- Vale la pena di leggere l’etichetta e la confezione di tutto ciò che si acquista. Più breve è l'elenco degli ingredienti, più è probabile che possa essere consumato in sicurezza. Alcuni conservanti (ad es. nitrito) possono causare problemi: si trovano, ad esempio, in diversi tipi di salumi.
- Per quanto riguarda le vitamine, la vitamina C (in una dose superiore a 500 mg/giorno) e B possono scatenare i sintomi. Quando possibile, scelga prodotti che contengono soltanto una vitamina o un oligoelemento essenziale invece di acquistare integratori alimentari combinati.
- Se Lei ha qualche allergia o intolleranza oltre all’IC/BPS, deve astenersi dagli ingredienti sopramenzionati.
Per identificare i gruppi di cibi e bevande che possa consumare in sicurezza, applichi una dieta di esclusione.
Che cos’è una dieta di esclusione?
Seguendo una dieta di esclusione, nella prima fase, deve eliminare tutti i cibi e le bevande che provocano problemi alla maggior parte dei pazienti con IC/BPS. (cfr. l’elenco sotto.) È fondamentale seguire rigorosamente la dieta e deve prestare attenzione alla lista degli ingredienti del pasto pronto o istantaneo che acquista. Quando è asintomatico, inizi a introdurre ogni cibo o bevanda che vorrebbe; uno per uno e in piccole quantità. (Questa è la così chiamata fase di provocazione.) Registri tutto nel Suo diario della dieta e annoti se si verifica qualche sintomo. Una volta che é in grado di identificare il cibo o la bevanda che innesca i sintomi, deve eliminarlo dalla Sua dieta.
I seguenti cibi e bevande causano problemi per la maggior parte dei pazienti con IC/BPS:
- bevande alcoliche
- bevande contenenti caffeina (caffè, tè nero o verde)
- bevande gassate (frizzanti)
- ananas, fragola, arancia, pompelmo, uva, mela e qualsiasi bevanda a base di essi
- cibo in salamoia o qualsiasi cosa fatta con aceto (ad es. crauti)
- pomodoro, sia crudo che come ingrediente (ad es. ketchup)
- prodotti contenenti soia
- cioccolato (eccezione: cioccolato bianco)
- cibo zuccherato; torte, biscotti o crostate – in grandi quantità
- dolcificanti artificiali o conservanti
- cibi piccanti e speziati (spezie da evitare: pepe, paprika, peperoni, peperoncino, curry; anche vaniglia, cannella o chiodi di garofano possono causare problemi)
- tisane, infusi o estratti
Durante la dieta di esclusione, deve evitare tutto ciò che è elencato sopra, per quattro settimane, insieme a qualsiasi altro ingrediente che, personalmente, pensa che scateni i sintomi. Deve essere paziente, perché l’effetto della dieta si manifesta lentamente.
Nel passaggio successivo, può provare a introdurre tutto ciò che previamente aveva escluso, uno per uno. Ogni prova dovrebbe durare tre giorni.
Il primo giorno, il cibo o la bevanda in questione in una quantità molto moderata.
Il secondo giorno, può aumentare la dose.
Supponendo che si senta ancora bene, il terzo giorno provi a consumare la quantità che avrebbe preso normalmente.
Se il cibo o la bevanda che ha appena testato non ha causato problemi, può consumarlo in sicurezza in futuro.
Se ha riscontrato solo sintomi lievi può comunque testare quel cibo o bevanda, ma solo in piccole quantità e con parsimonia.
In caso di sintomi gravi, purtroppo, deve astenersi dal cibo o dalle bevande che causano i sintomi. (Per alleviare i sintomi, beva molta acqua.)
Non si disperi se il suo cibo preferito si trova nella “lista degli esclusi”! Ogni paziente con l’IC/BPS risponde in modo diverso a un determinato cibo o bevanda: non è impossibile che Lei non debba eliminare ciò che ama. (In realtà, alcuni pazienti con IC/BPS sono in grado di bere caffè anche se la caffeina provoca dolore per la maggior parte dei pazienti con IC/BPS.) Comunque, sia paziente: segua sempre rigorosamente i passaggi e testi ogni singola cosa per tre giorni.
Vale la pena di annotare quale prodotto o quale marca ha acquistato di un determinato alimento. Anche l’elenco completo degli ingredienti dei prodotti di diverse aziende può essere diverso: a volte, non il cibo o la bevanda che prova attiva i sintomi, ma uno degli ingredienti extra lo fa. In questo caso, deve evitare soltanto il prodotto che causa i problemi, non il tipo di cibo o bevanda in sé.